\paperw4260 \margr0\margl0 \plain \fs20 \pard\tx465\tx1185\tx1905\tx2625\tx3345\tx4065\tx4785\tx5505\tx6225\tx6945\tx7665\tx8385\tx9105\tx9825\tx10545\tx11265\tx11985\ATXts240\ATXbrdr0 \f1 \fs24 AllÆepoca della conquista romana, lÆAnatolia centrale era governata dai proconsoli di \i Caesarea Cappadociae\i0 , la nuova capitale fondata a Kayseri. Il cristianesimo penetr≥ in Cappadocia nel IV secolo con grande vigore nonostante le terribi
li persecuzioni degli imperatori Diocleziano e Giuliano lÆApostata. Tre padri della chiesa si stabilirono in Cappadocia: Basilio Magno di Kayseri, Gregorio di Nyssa e Gregorio di Nasanzio, grande teologo e fondatore della \i ortodossia nicena\i0 .\par
I
n fuga dallÆinstabile \b \cf4 \ATXht211 Bisanzio\b0 \cf0 \ATXht0 e dallÆArmenia, numerose comunitα religiose, stiliti, eremiti e monaci trovarono riparo tra i monti della Cappadocia ed iniziarono a scavare chiese e conventi nel friabile tufo vulcanico.
Nel periodo pre-islamico le facciate delle chiese rupestri erano decorate con splendidi affreschi, iscrizioni e rilievi, ma tra il IX e il XIII secolo lÆattenzione venne rivolta tutta allÆinterno delle cavitα della roccia, in modo che le pitture, le croc
i, le colonne e gli stessi portali rimanessero nascosti alla vista.\par
Alcune chiese erano di difficile accesso, raggiungibili soltanto in cordata come quelle nella gola di Peristrema, altre invece erano pi∙ esposte, raggruppate nella valle di G÷reme d
ove si trovano la Tokali Kilise, la \i chiesa della fibbia\i0 con meravigliosi affreschi su fondo azzurro, i santuari di San Basilio e di Santa Barbara e le cappelle della Panτiarlik Kilise e dellÆ▄rzⁿmeli Kilise, risalenti allÆXI secolo.\par